venerdì 17 gennaio 2014

A piedi lungo la Roggia


 
La chiesetta di S. Rocco in località Molina a pochi passi dal Mulino Ripamonti 


La roggia Valmeria
 
La cascata della roggia nella corte del Mulino Ripamonti
La Roggia è un piccolo canale che attraversa Mandello costeggiando per un lungo tratto il torrente Meria.
La sua funzione era quella di produrre energia meccanica sia per i mulini che per le industrie, si può dire che per secoli ha sostenuto l’economia locale creando una struttura altamente produttiva per il paese.
Il suo percorso è molto irregolare e pur essendo in una zona montuosa non presenta tratti di particolare pendenza.
La Roggia scorre lenta e tranquilla alla luce del sole, ed in molti punti lambisce le abitazioni circostanti.
Il primo tratto si trova fuori dal centro abitato per poi proseguire nei pressi della ditta Carcano sino ad arrivare nella zona più anticamente industrializzata che era la frazione di "Molina"ed è qui che sorge il Mulino Ripamonti. 
Purtroppo la cementificazione e la mancanza di una sensibilità storico-culturale hanno fatto si che nel tempo molti tratti caratteristici del canale venissero distrutti o ripristinati in modo molto approssimativo.
Gli anziani del paese difatti ricordano ancora molto bene il vecchio percorso della Roggia con le sue straordinarie ruote, le chiuse, i lavatoi e le opere ingegneristiche originali come il "sifone" che sfruttando il principio dei vasi comunicanti alzava il livello dell'acqua per alimentare la ruota di sei metri del Mulino Ripamonti.
Il tratto della roggia prima di entrare nel Mulino ripamonti

Il volume d'acqua della roggia all'epoca veniva regolato da piccole chiuse alcune delle quali ancora visibili. 
La chiusa per la regolazione dell'acqua in località Gorlo.

La chiusa di via al Meria
La chiusa dopo il Mulino Ripamonti

Il contratto di consorzio

Il percorso della roggia 
Erano 17 i proprietari degli edifici che utilizzavano l'acqua della Roggia che nel 1885 fondarono il "Consorzio Roggia Val Meria” 
Il contratto di consorzio fu un documento di grande importanza perché servì a stabilire chi avrebbe potuto usufruire di questo bene comune.
Le persone che all’epoca firmarono il contratto, pagarono una somma di denaro variante dalle 4.40 alle 17.60 £ per godere i privilegi della Roggia.






26 Luglio 1928 La quota dovuta per 1 anno di esercizio era di 163,35 Lire


Un esempio dei costi che gravavano sull'utilizzo della roggia lo si può vedere dal documento raffigurato:
difatti si legge che la quota dovuta dai fratelli Ripamonti Mugnai al consorzio della Roggia Valmeria fu di Lire 163,35 per l'esercizio dal 1° Luglio 1927 al 30 Giugno 1928.


LA VALLE DEL TORRENTE MERIA

La valle del Meria è una bella valle non dico sconosciuta ma sicuramente meno pubblicizzata rispetto al resto del gruppo delle Grigne.
Il torrente Meria è il principale corso d'acqua che scende dalla Grigna settentrionale verso il lago di Como.
I detriti depositati presso la foce lacustre costituiscono il conoide su cui sorge l'abitato di Mandello del Lario.
 
Il torrente Meria
 
A PIEDI LUNGO LA ROGGIA

Interessanti passeggiate si possono fare seguendo il corso del torrente Meria ma una in particolare merita attenzione per la sua caratteristica storico-culturale: la camminata lungo la Roggia.
Caratteristica principale della Roggia è il fatto che scorre proprio a fianco del torrente ed è considerata una importante opera di ingegneria idraulica.
Per apprezzare ancora di più questa caratteristica l'Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello con uno straordinario lavoro ha costituito una sorta di museo all'aperto, posizionando lungo il percorso molteplici cartelli esplicativi che riportano informazioni foto e riproduzioni di vecchi documenti.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
I cartelli si possono vedere:
  • nei pressi della ditta Carcano con 3 cartelli riguardanti: maglio, turbine e chiuse
  • All'interno del lavatoio di piazza IV Novembre a Molina a pochi passi dal “Mulino Ripamonti” 
  • All'interno del Mulino Ripamonti nel sito della vecchia ruota.
  • Nell'ampio parcheggio di Via Dante Alighieri. (dove èsata anche posizionata una interessante riproduzione di ruota idraulica).
  •  in Via Cavour “Ruota Vicini” dove sino al 1960 era presente una ruota idraulica.


Mulino Ripamonti: il cartello posto all'interno del sito della ruota.
 

Con partenza dal Mulino Ripamonti è possibile seguire il percorso della roggia con due suggestive passeggiate di 15 minuti adatte a tutti:
una che sale dolcemente verso nord verso la “presa” in direzione del gruppo delle Grigne
 e una che scende verso sud in direzione Lago.
 
                                               


Passeggiata verso nord (15 min.):
Il lavatoio
La mulattiera
Arrivati in località Molina, il Mulino Ripamonti è subito individuabile per la presenza di una caratteristica cascata d’acqua formata dalla roggia.
Il nostro itinerario parte proprio da qui ma prima vi consiglio di inoltrarvi nelle strette e curiose viuzze nei dintorni del mulino dove è possibile ammirare il vecchio nucleo della frazione.
Imbocchiamo Via Parini tenendo sulla nostra destra il torrente Meria fino a giungere dopo una breve salita ad un vecchio lavatoio recentemente ristrutturato.Giungieremo cosi' nei pressi della "ditta Carcano" dove cartelli esplicativi posizionati dall'Archivio Memoria Locale ci spiegano chi sfruttava l'acqua in quella zona.
Panchina lungo la mulattiera per una breve sosta.

Giunti nei pressi di una statua in bronzo dedicata S.Francesco, imbocchiamo  la mulattiera che sale leggermente per un percorso ombreggiato.
Qui si può ammiriare "l'orrido" formato dal torrente Meria e lo straordinario lavoro di alta ingegneria fatto a fine ottocento per poter costruire il manufatto della roggia completamente a sbalzo sulla roccia.
La roggia a picco sul torrente

Punto di captazione roggia Carcano. Sul sasso è incisa la data di realizzazione 1911

Dopo circa 10 minuti la mulattiera termina nel torrente in località “Prima luce” dove è presente una vecchia e piccola centrale ora di proprietà dell'Enel.
Da qui si può percorrere la scalinata che si inerpica a lato della condotta forzata e salire verso la caratteristica frazione di Somana punto di partenza per innumerevoli passeggiate come l'Alpe di Era o il sentiero che in circa 30 minuti di cammino porta  alla chesetta di S.Maria, un antico convento con una straordinaria vista panoramica su Mandello.

La cascata che ci attende alle fine della mulattiera